TRAMA

Nelle Nozze mozartiane tutti si cercano, si toccano, si amano, poi scappano, si respingono, si detestano: baci, schiaffi, abbracci, non fa differenza, il contatto c'è. Sempre. Un cerchio in cui ogni uomo entra in relazione con ogni donna, un "gioco delle coppie" infinito, in cui erotismo e seduzione la fanno da padroni, una sorta di scoppiettante età dell'oro che anticipa la fase adulta e la maturità della "vecchiaia" , in cui si tirano le somme e...i remi in barca. In questo senso qualcuno legge la trilogia del binomio infallibile Mozart-Da Ponte come un percorso esistenziale che ha nelle Nozze la prima importante tappa "formativa" e che prosegue poi attraverso le ambiguità e i compromessi che regolano i rapporti umani - ecco il Don Giovanni - per poi giungere al disincanto che placa la tempesta e chiude i giochi della vita, come distilla, a gocce, la saggezza di Don Alfonso. Il tutto, comunque, dipinto con quella grazia e delicatezza che è solo di Mozart; e con un sorriso che smorza questa - a suo modo tragica – ineluttabilità.

E, tornando alle Nozze, troviamo che tutto si gioca su un meccanismo impazzito, un sistema di messaggi che si inceppa continuamente: messaggi che si “lanciano” e che risultano storpiati, messaggi che non vengono ascoltati, che vengono interrotti, messaggi che si attendono, che a volte arrivano, a volte tardano, forse alcuni non arriveranno mai. Strategie di comunicazione – come le definiremmo oggi – che spesso risultano poco efficaci. E che ci fanno apparire le Nozze un tantino “familiari” e attualissime.

Le Nozze di Figaro nascono dalla trasformazione in musica della commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, Le Mariage de Figaro (1781), sottotitolo La folle journée, che aveva suscitato grande scalpore a Parigi. Secondo "capitolo" di una - anche qui - trilogia, costituita da Le Barbier de Sèville (1775 – commedia musicata poi da Paisiello e da Rossini) e da La Mère Coupable (1792 – dramma musicato, nella metà del secolo scorso, da Darius Milhaud), i lavori di Beaumarchais, densi di satira sociale, erano finiti nell'occhio del ciclone e fu necessaria non poca arte diplomatica per ottenere il consenso dell'Imperatore Giuseppe II all'elaborazione musicale proposta da Mozart. Eliminati i motivi rivoluzionari più accesi e palesi, Le Nozze mantengono comunque una velata accusa a certi dispotismi mal sopportati da Mozart stesso, contenuta ed elegante ma assolutamente chiara: basta guardare il personaggio di Figaro, che in questo senso ne esce vincente del tutto. Dal punto di vista strutturale è superfluo - perché ormai ribadito alla nausea – evidenziare la perfezione formale che caratterizza questo capolavoro di tutti i tempi: un equilibrio impeccabile tra testo e musica, in cui né una parola né una nota né una situazione scenica sono di troppo, in cui la corrispondenza tra scansione della parola e ritmo musicale non perde un colpo, in cui i caratteri psicologici dei personaggi sono perfettamente delineati grazie ad una serie di accorgimenti "tecnici" che infarciscono ogni battuta della partitura.
La prima rappresentazione, il 1 maggio del 1786 al Burgtheater di Vienna, ottenne un successo strepitoso: un successo che non è mai più calato, fino ai giorni nostri. E – certo - nei secoli dei secoli.

SYNOPSIS
ATTO I
Figaro prende le misure per vedere se il letto nuziale, dono del Conte d'Almaviva per il matrimonio suo e di Susanna, può entrare nella stanza. A fatica la ragazza riesce a fargli capire che la gentilezza del Conte nei loro confronti non è senza secondi fini: l'uomo infatti da tempo corteggia Susanna. Figaro, per il momento, non se ne preoccupa. Entra Marcellina lagnandosi e confidando a Don Bartolo, medico di Siviglia, di essere stata lusingata da Figaro e poi ignorata; l'amico promette di aiutarla. Rimaste sole le due donne, Susanna ironizza sulle aspirazioni di Marcellina al matrimonio, vista e considerata l'età ormai avanzata. Compare all'improvviso il paggio Cherubino, tormentato, in cerca dei consigli di Susanna: è stato sorpreso con Barbarina, la figlia del giardiniere, e ora teme il licenziamento. Se così fosse lui non potrebbe più vedere la sua adorata Susanna e, soprattutto, l'oggetto principale dei suoi desideri adolescenziali, la Contessa. Ecco che però si sente arrivare il Conte: Susanna fa nascondere Cherubino dietro ad una poltrona e si trova a tu per tu con l'uomo, che comincia ad adularla. Sopraggiunge anche Don Basilio, il maestro di musica, e il Conte, deciso a non farsi scoprire, si dirige verso la poltrona dietro cui è nascosto Cherubino: fortuna che il paggio fa in tempo a salirvi sopra, e che Susanna riesce a coprirlo con una vestaglia. Don Basilio sostiene a gran voce di aver visto il paggio entrare in casa, tanto che il Conte, sospettoso e geloso, esce dal nascondiglio e ordina di cercare il giovane, sorpreso da lui stesso, il giorno prima, sotto le pieghe di una tovaglia. Mimando il gesto, solleva la vestaglia e trova Cherubino rannicchiato sulla poltrona. Arriva ora Figaro, accompagnato da amici contadini, e ringrazia il Conte di aver abolito lo jus primae noctis. Il Conte, in realtà in malafede, promette di celebrare le nozze e acconsente a perdonare il paggio, che viene destinato però al servizio militare.
ATTO II
Figaro escogita un piano per porre fine ai corteggiamenti del Conte nei confronti di Susanna e ne mette a parte la fidanzata e la Contessa: che Cherubino indossi gli abiti della ragazza e gli dia appuntamento, così da cogliere l'uomo in flagrante. Le due donne, assai divertite, si dedicano al progetto, quando all'improvviso si sente giungere il Conte, adirato per aver trovato un messaggio d'amore indirizzato alla moglie. Cherubino si nasconde nel gabinetto, ma urta un mobile e rivela la sua presenza; la Contessa informa il marito che dentro lo stanzino si trova Susanna, ma l'uomo non ci crede e va a prendere un martello per sfondare la porta, conducendo con sé la moglie. Cherubino ha così il tempo di saltare dalla finestra e scappare e Susanna, prontamente, prende il suo posto, lasciando di stucco il Conte (e pure la Contessa).
Arriva Figaro, pronto per le nozze, ma arriva anche Antonio, il giardiniere, dichiarando di aver visto un uomo saltare dalla finestra del gabinetto della Contessa; Figaro, intraprendente, si assume la responsabilità, dichiarandosi colpevole.
Quando tutto sembra sistemato, si presentano Bartolo e Basilio, rivendicando i diritti di Marcellina su Figaro: il Conte, a questo punto, rimanda di un giorno il matrimonio.
ATTO III
Susanna fissa un convegno amoroso con il Conte, a patto che lui paghi la somma richiesta da Marcellina. Figaro, nel frattempo, dichiara davanti al giudice Curzio che non sposerà Marcellina essendo lui di nobili natali e rapito poi dalla sua casa quando era ancora in fasce. Mostra una spatola tatuata sul braccio e Marcellina riconosce in lui il figlioletto sottrattole tanti anni prima; a quel punto anche Bartolo si rivela, dichiarandosi padre di Figaro. Tutto è risolto e la somma raccolta da Susanna non serve più. Ma il conte deve comunque essere punito: Susanna, sotto dettatura della Contessa, scrive un biglietto amoroso all'uomo, confermandogli l'appuntamento per la sera stessa.
ATTO IV
Figaro trova Barbarina che sta portando a Susanna la risposta del Conte; ignorando l'inganno, furibondo si lagna della propria condizione e si precipita sul luogo del convegno amoroso.
Nei panni di Susanna c'è in realtà la Contessa, che aspetta così il marito per smascherarlo. Sopraggiunge però Cherubino, che inizia a corteggiarla: nello stesso istante si fanno avanti, gelosi, sia il Conte che Figaro, ma per fortuna il paggio riesce a svignarsela, evitando lo schiaffo del Padrone, che si stampa direttamente sulla faccia di Figaro. Questi scappa e il Conte rimane solo con la presunta Susanna, cui fa dono di un bellissimo anello. Arriva anche Susanna, con i vestiti della contessa, e comincia a ricevere le attenzioni insistenti di Figaro, che vuole vendicarsi della fidanzata: il risultato è una serie di ceffoni da parte della ragazza indignata, che si rivela. Il Conte è invece ancora ignaro del tranello e, sopraggiungendo, vede quella che lui crede essere la moglie in compagnia, appunto, di Figaro. Colto da gelosia feroce, chiama aiuto, ma questa è anche l'occasione per rivelare l'inganno.
Alla fine tutti sono perdonati e Susanna e Figaro possono finalmente sposarsi.