La Tragédie de Carmen

FORTEZZA DEL PRIAMÀR DI SAVONA
Venerdì 15 luglio 2022, ore 21.30
Sabato 16 luglio 2022, ore 21.30

LA TRAGÉDIE DE CARMEN

adattamento da Carmen di Georges Bizet
di Peter Brook, Jean-Claude Carrière e Marius Constant
Universal Music Publishing Classical – Éditions Salabert
Rappresentante per l’Italia, Casa Ricordi, Milano

Personaggi Interpreti
Carmen Lorrie Garcia
Micaëla Tea Purtseladze
Don José Andrea Bianchi
Escamillo Marco Bussi
Zuniga e Garcia Simone Tudda
Lillas Pastia e Un brigadiere David Remondini
Amica di Carmen e Vecchia zingara Ludovica Tinghi

Eric Lederhandler, direttore
Serena Sinigaglia, regia
Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno
Omar Nedjari e Marika Pensa, assistenti alla regia
Maria Spazzi, scene
Katarina Vukcevic, costumi
Matteo Giauro, light designer

Nuovo allestimento.
Coproduzione con Teatro Goldoni Livorno, Teatro Verdi Pisa, Teatro Sociale Rovigo e Teatro dell’Opera Giocosa di Savona

15 e 16 luglio - Ore 20,30 Musica in Pillole al Caffè delle Recluse a cura di Emanuela E. Abbadessa

Nel novembre 1981, al Théâtre des Bouffes du Nord di Parigi, Peter Brook portò in scena La tragédie de Carmen, un adattamento della celeberrima Opèra-comique di Georges Bizet.
Si trattava di progetto radicale nato dalla collaborazione con Marius Constant che ridimensionò la poderosa partitura originale in un atto unico per orchestra da camera di 15 elementi. Insieme ai due, collaborò Jean-Claude Carrière, che trasse il libretto dal romanzo di Prosper Mérimée. La versione di Brook, considerata all’epoca molto controversa, faceva a meno delle scene corali che pure avevano reso celebre l’opera di Bizet, per concentrarsi sulle individualità, sulle vite e le passioni dei tre protagonisti: Carmen, Don José, Escamillo e Micaëla.
Intento di Brook era quello di realizzare una pièce che, liberata dai troppi orpelli operistici ma conservando le Arie principali, fosse in grado di narrare una vicenda senza tempo, basata sulle passioni eterne che agitano l’animo umano.
A partire così dal primo fondamentale incontro tra Carmen e José, si snoda un dramma di profonda sensualità.

Eric Lederhandler é nato nel 1965 a Uccle, in Belgio, ha conseguito il diploma di direzione al Conservatorio di Bruxelles. Primo direttore musicale straniero di un’orchestra sinfonica in Cina, Lederhandler è stato recentemente nominato per questa funzione presso la Jiangsu Symphony Orchestra (Nanchino). Ha raggiunto il livello più alto della “Wiener Meisterkurse für Dirigenten” sotto la direzione di Salvador Mas Conde. Nel 1992 ha fondato l’orchestra da camera Nuove Musiche. Collabora regolarmente con il Teatro dell’Opera La Monnaie, con l’Opéra Royal de Wallonie, con The Flemish Opera, il Russian Opera House di Kazan e il Chinese Opera House di Shanghai. È stato direttore dell’Opera Mobile ed è attualmente il direttore della casa di produzione Idée Fixe. Lederhandler è stato nominato Primo direttore ospite scelto dalla Vidin State Philharmonic Orchestra in Bulgaria e collabora ancora con molte orchestre (Turkish Symphonic Orchestra di Adana, Noord Nederlands Orchestra, Limburg Symphonic Orchestra, Sewanee Orchestra, Deutsche Kammerorchester, Liepaja Symphonic Orchestra, Czech Virtuosi, Orchestre Régional de l’Ile de France, Orchestra Bell’Arte, Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, Orchestre National de Lorraine a Metz, Oltenia Filarmonica a Craiova, Orchestra Sinfonica del Cairo, Orchestra Filarmonica Centrale, Orchestra Sinfonica di Pechino, Orchestra Sinfonica di Shanghai, Orchestra Filarmonica di Xiamen, Chinese National Symphony Orchestra).

Serena Sinigaglia è nata a Milano. Si è diploma in regia alla Civica Scuola di Arte Drammatica Paolo Grassi nel 1996. È fondatrice, dell’ A.T.I.R. (Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca) e docente del corso di regia presso la NABA di Milano; insegna recitazione per la scuola del Teatro Stabile di Torino e del Piccolo Teatro di Milano. Per dieci anni ha diretto il Teatro Ringhiera di Milano, situato alla periferia sud di Milano, dove “anima” una periferia difficile attraverso un progetto di rigenerazione urbana e atti significativi di arte partecipata. Da giugno 2021 è direttrice artistica, insieme a Lella Costa, del Teatro Carcano di Milano.
La sua è una carriera che dura da oltre 25 anni, eclettica e trasversale. Dirige opere liriche e prosa. Classici e contemporanei. Collabora coi più importanti drammaturghi italiani nella creazione di testi originali, tra questi Roberto Saviano, Fausto Paravidino, Letizia Russo, Emanuele Aldrovandi. È stata prodotta ed ospitata nei principali teatri istituzionali e non, tra i quali ricordiamo quelli con cui la collaborazione è diventata un vero e proprio sodalizio: il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Stabile di Torino, il Grand Theatre de Genève, la Fenicie di Venezia, il Teatro Stabile di Torino, il Teatro Carcano di Milano.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali: Donnediscena, come migliore regista dell’anno; Premio Hystrio alla regia; Premio Milanodonna, rivolto alle Grandi Donne che hanno contribuito alla crescita culturale e sociale della Città; il Premio Regium Giulii per la miglior opera prima col romanzo edito da Rizzoli, E tutto fu diverso.
Nella stagione 2019-2020 ha debuttato con gli spettacoli La bancarotta di Carlo Goldoni, produzione Teatro Stabile di Bolzano, con Natalino Balasso; La camera azzurra da Georges Simenon, adattamento Letizia Russo, con, tra gli altri, Fabio Troiano, produzione Cooperativa CMC-Nido di Ragno/Sara Novarese; Il nodo di Johnna Adams, con Ambra Angiolini e Ludovica Modugno, produzione Goldenart Production srl; Se non posso ballare, non è la mia rivoluzione di cui è coautrice con Lella Costa, produzione Mismaonda/Teatro Carcano/CTB di Brescia.
Ha diretto per l’Opéra National de Lorraine (Nancy) e l’Operà di Strasburgo. Ha scritto e diretto Il rito sospeso, produzione Teatro Fraschini di Pavia, rito partecipato per 98 “artisti” e 98 “spettatori” nonché docufilm proiettato in occasione della riapertura del teatro a fine Aprile 2021.
Ha diretto per il Teatro Stabile di Genova un testo inedito di Sabrina Mahfouz per l’anniversario del G8 di GENOVA 2001.