Trama


foto © Maurizio Montanari

ATTO PRIMO
Nell’Osteria della Giarrettiera, il Dottor Cajus si scaglia su Sir John Falstaff accusando lui e i suoi due servi, Bardolfo e Pistola, di averlo fatto ubriacare per derubarlo. Ma Falstaff, imperturbabile, lo manda via e torna con il pensiero al suo piano: ha appena scritto due lettere identiche, destinate una ad Alice, moglie del ricco borghese Ford, l’altra a Meg Page. Falstaff spera così di conquistare il cuore delle due donne e, di riflesso, la borsa dei loro mariti; e di poter così rimpinguare il borsellino. Incarica allora i due servi di recapitarle, ma questi, accampando motivi d’onore, si rifiutano. Falstaff, furente, li licenzia e affida il compito al paggio Robin. In un giardino presso casa Ford, Meg e l’amica Quickly incontrano Alice che sta uscendo di casa con la figlia Nannetta: conversando, Alice e Meg leggono le lettere appena ricevute e, confrontandole, si accorgono, ridendo, che il testo è lo stesso. Decidono quindi di punire il corpulento corteggiatore e si allontanano meditando una burla; sarà l’attempata e spiritosa Quickly a presentarsi a lui per fissare l’appuntamento con le donne. Frattanto giunge Ford in compagnia di Cajus e Fenton (il primo pretendente ufficiale di Nannetta, l’altro amante corrisposto della ragazza), e di Bardolfo e Pistola, che, indispettiti dal licenziamento, hanno svelato le intenzioni di Falstaff. Anche il gruppo degli uomini medita dunque vendetta.

ATTO SECONDO
Bardolfo e Pistola tornano all’Osteria della Giarrettiera fingendosi pentiti, reggendo così il gioco a Ford. Arriva anche Quickly, portando a Falstaff il messaggio di Alice: ella potrà incontrarlo tra  due elle tre del pomeriggio. Falstaff congeda la mezzana e inneggia alle proprie doti di seduttore, ancora ragguardevoli nonostante l’età. Si presenta a questo punto un certo signor Fontana, che è in realtà Ford travestito. Costui, dopo aver consegnato a Falstaff una borsa piena di denaro, gli fa una strana proposta: che conquisti Alice, di cui egli è segretamente innamorato, cosicché, una volta persa la propria incorruttibilità, la donna si conceda anche a lui. Afferrando la borsa, Falstaff accetta la proposta e gli confida che già quel pomeriggio ha un incontro fissato con la donna. Ford, sconcertato e in preda alla gelosia, decide di sorprendere gli adulteri ed esce in compagnia di Falstaff. Alice intanto si prepara, con le amiche, a ricevere Falstaff e intanto rassicura Nannetta: non sposerà il Dottor Cajus come vorrebbe Ford. Rimasta sola, egli arriva e dà inizio al corteggiamento; ma entra Quickly ad annunciare l’arrivo di Meg. Falstaff allora si nasconde dietro un paravento, mentre Meg, fingendosi agitatissima, avvisa Alice che suo marito si sta avvicinando pazzo di gelosia. Ma, inaspettatamente per le donne, Ford sta arrivando davvero; insieme a Fenton, Cajus, Bardolfo e Pistola irrompe in casa e comincia la perquisizione di tutte le stanze. Le donne nascondono a fatica Falstaff nella cesta della biancheria sporca – già esplorata dagli uomini infuriati – mentre Nannetta e Fenton ne approfittano per rifugiarsi dietro al paravento. Ford scopre la figlia che amoreggia con il ragazzo e, approfittando di questo momento di distrazione, le amiche rovesciano nell’acqua del canale sottostante la cesta con dentro Falstaff. Nell’ilarità generale, la burla è svelata.

ATTO TERZO
Ma un’altra trappola attende Falstaff. Davanti all’Osteria della Giarrettiera, egli impreca contro il mondo intero, trovando conforto solo in un buon bicchiere di vin caldo. Quando Quickly si presenta, egli la vorrebbe scacciare, ma la donna gli assicura che Alice è innocente e gli fissa così un nuovo appuntamento: allo scoccare della mezzanotte ella lo attenderà, vestito da cacciatore nero, nel parco di Windsor, sotto la quercia di Herne, dove si narra si incontrino creature fantastiche. Tutti gli abitanti di Windsor, informati della burla, si travestono da folletti e spiriti; Nannetta sarà la Regina della Fate. Ford intende approfittare della confusione e dà quindi istruzioni a Cajus, per fare in modo che, nel corso della mascherata, egli possa sposare sua figlia Nannetta. Ma il progetto viene udito da Quickly, che immediatamente ne informa la ragazza. È notte, nei pressi della quercia di Herne: Fenton canta una canzone d’amore e Nannetta gli risponde, mentre Alice dà gli ultimi ritocchi al suo piano. A mezzanotte entra Falstaff, con delle enormi corna sulla testa, e, vedendo Alice, riattacca con  il corteggiamento; viene però interrotto dall’arrivo delle fate, che, secondo le credenze popolari, non vanno mai guardate in faccia. Falstaff si getta con il volto a terra, ma dopo il canto della Regina delle fate, egli viene aggredito da (finti) diavoli, elfi e folletti, che lo bastonano e lo costringono a pentirsi. Ma quando infine Falstaff riconosce Bardolfo, tutti gettano la maschera: il cavaliere, dopo un momento di smarrimento, accetta la sconfitta con una risata. Ford allora invita agli sponsali la Regina delle Fate e un uomo mascherato, mentre a sua volta Alice introduce altri due sposi, una fanciulla nascosta da un velo celeste e un uomo in cappa e maschera. Ford benedice le due coppie di sposi e solo quando vengono tolti i veli egli scopre con amarezza di aver unito Fenton con Nannetta e il Dottor Cajus con Bardolfo, travestito (ora lui!), da Regina delle Fate. Falstaff ride alle sue spalle. “Tutto  nel mondo è burla”. Non resta altro che accettare il nuovo parentado, non senza aver intonato, per ben chiudere la festa, un buon coro burlesco.