Note di Regia


Federico Bertolani

La storia del buffone punito dalla sua malvagità è assai nota, il patetismo che la domina l’ha elevata quasi al livello del mito della parabola. La purezza, Gilda, si scontra con un mondo dominato dalla violenza. Motore immobile di questo mondo è il Duca, egli catalizza tutte le pulsioni; dal servilismo dei cortigiani all’amore di Gilda e Maddalena, fino all’odio di Rigoletto e Monterone; mentre si consuma il dramma egli canta lontano, non si è accorto di nulla! Il buffone sfugge, indossa sempre un travestimento reale o mentale: giullare, padre, assassino. L’altro padre è Monterone, ma chi è? Un oppositore politico, un paranoico o forse il doppio del buffone? Il dramma è sufficiente a se stesso, bastano un cappello da giullare, delle sedie Luigi XV, un’osteria “metafisica” per farlo vivere. Destrutturato tutto, rimangono i personaggi e il semplice dramma dell’avventura umana, la triste vicenda di una ragazzina che oppone alla violenza la sua idea dell’amore fino al sacrificio.

di Federico Bertolani