Caratteri generali


foto © Luigi Cerati

Personaggi: Susanna (S), Il conte Gil (Bar), Sante servitore muto (m)

Felice connubio fra tradizione lirica italiana e modello di orchestrazione tedesco, Il Segreto di Susanna ha uno stile personalissimo, fatto di ascendenze settecentesche - palesi sono i riferimenti a La Serva Padrona di Pergolesi - richiami umoristici di tipo rossiniano, tracce di liederismo e influenze del classicismo viennese, tanto Mozart, con in più ampie pennellate di cantabilità tutta italiana accanto a momenti di declamato alla maniera verdiana. Insomma, di tutto un po'. Una sintesi molto arguta e sapiente che ha permesso a Wolf-Ferrari di creare lavori gradevolissimi e di grande valore artistico, specie proprio nel genere dell'intermezzo buffo, cui appartiene appunto il Segreto (forse la sua opera più fortunata).

Da sottolineare, oltre all'aspetto musicale, il valore ideologico: un rifiuto, da parte dell'autore, degli aspetti deteriori contemporanei, e della moda artistica in voga a quel tempo, fatta di tinte fosche e angoscianti. Wolf-Ferrari guarda ad un mondo diverso e, con una predilezione per i toni della commedia musicale, si rivolge al Settecento, in particolare a quello goldoniano: basti pensare ai due lavori che di poco precedettero Il Segreto - e che di certo lo influenzano - ossia Le donne curoise (1903) e I quattro rusteghi (1906).