Trama


foto © Luigi Cerati

ATTO UNICO
Il Conte Gil, giovane sposo, crede di aver riconosciuto la moglie, la Contessa Susanna (due personaggi de Le Nozze di Figaro riuniti in un unico nome), in una passante, vestita con una "mantiglia grigia e cappellino rosa"; ma quando torna a casa, la trova seduta al pianoforte, stupita che il marito possa pensare che lei esca senza la sua autorizzazione. In realtà, la "figura snella" vista dal conte era proprio Susanna, che, rientrata in fretta, è riuscita ad avvolgere la mantiglia e il cappellino in un pacchetto e ad affidarlo a Sante, il cameriere muto. Gil sente odore di tabacco, ma non riesce a spiegarsi il motivo, visto che la giovane moglie non fuma e nemmeno Sante. "Fantasia dell'odorato", si dice, e mentre Susanna suona, è tormentato dal sospetto che la moglie lo tradisca, a un mese dal matrimonio, con un fumatore. Decide allora di parlarle, ma lei si rattrista dei sospetti e lui si  pente del pensiero. Ma quando la abbraccia con trasporto ricordando il fidanzamento, ecco di nuovo "l'odor fatal, sin nella veste", l'odore di tabacco. Lei nuovamente si turba e confessa al marito di avere un segreto, ma di non volerglielo rivelare: Gil si irrita e in preda alla furia dichiara la sua intenzione di protestare presso la suocera, donna integerrima. Lei corre in camera, ma quando Gil si accinge ad uscire di casa per andare al circolo degli amici, gli dà l'ombrello. Fanno pace, lui la bacia sulla fronte e poi esce. Passano pochi istanti e Susanna chiude bene tutte le finestre, apre l'involucro che aveva consegnato a Sante e tira fuori una sigaretta: ecco il segreto! Mentre fuma in compagnia del cameriere, rientra Gil; egli sente odore di fumo e, vieppiù insospettito dal troppo tempo che Susanna -  che non sa dove nascondere la sigaretta - impiega ad aprirgli la porta, comincia a cercare il presunto amante, fumatore, della donna, con la scusa di aver dimenticato da qualche parte l'ombrello. Poi esce e Susanna riaccende la sigaretta. Ma, astuto, Gil rientra immediatamente, convinto di incastrare la giovane moglie e il suo amante: prendendole però con forza la mano egli si brucia con la sigaretta, svelando così l'equivoco ed anche l'inconsistenza della propria gelosia. Si perdonano a vicenda e si promettono tanto amore, fumando insieme. Il finale "Tutto è fumo a questo mondo" richiama la morale "Tutto nel mondo è burla" del Falstaff verdiano e si colloca prima che le due sigarette si spengano per poi riaccendersi e far ascoltare una sonora boccata da aspirazione di fumo: altro parallelo orchestrale con l'ultima opera di Verdi, in cui lo schiocco del bacio tra Fenton e Nannetta chiude la partitura.